Agevolando: ragazzi di comunità non più soli dopo i 18 anni

Cosa accade ai ragazzi “fuori famiglia” dopo i 18 anni? La storia di un progetto nato per non lasciarli soli.

Avere 18 anni non è un punto di arrivo, ma di partenza

Abbiamo conosciuto l’associazione Agevolando, tramite il progetto Care Leavers Network di Napoli, nato per dare ascolto alle testimonianze dei ragazzi che escono dalle comunità e per individuare  i loro bisogni e necessità.

Esistono diverse realtà che si occupano dell’accoglienza di ragazzi “senza famiglia”, realtà dove l’infanzia viene vissuta all’interno di una comunità che si occupa del mantenimento, dell’istruzione e della crescita di bambini soli.

Ma poi cosa accade ai ragazzi che escono della comunità? Cosa ne è del loro destino? Dopo i 18 anni e l’uscita dalla comunità i ragazzi corrono il rischio di essere lasciati senza alcun tipo di riferimento.

Agevolando nasce in Emilia Romagna, precisamente a Bologna, nel 2010, dall’iniziativa di un gruppo di giovani che hanno trascorso parte della loro infanzia e della loro adolescenza “fuori famiglia” per poi diffondersi anche in altre regioni quali il Veneto, Trentino Alto Adige, Piemonte, Sardegna e Campania.

L’obiettivo fondamentale di Agevolando è aiutare i ragazzi che escono da percorsi di tutela nel proseguimento della loro vita oltre la maggiore età, cercando di limitare i danni e i disagi che possono derivare dall’assenza di un supporto sociale.

La mission di Agevolando

La mission principale di Agevolando è operare nell’ambito del disagio sociale e della promozione del benessere e della partecipazione attiva dei neo-maggiorenni che vivono fuori dal proprio nucleo familiare. Tutti i ragazzi sono ex ospiti di comunità, hanno vissuto percorsi di affido e si trovano a fare i conti con una serie di barriere personali e sociali per raggiungere un sufficiente grado di autonomia dal punto di vista abitativo, lavorativo e relazionale.

Progetti per “agevolare”

Casa, lavoro, partecipazione attiva e salute (psicologica) dei ragazzi: progetti che guardano al pratico e che possano garantire mobilità e aggregazione dei ragazzi alla rete sociale e all’inserimento nel mondo del lavoro.

Nel nostro Paese, non esiste da un punto di vista legislativo un riconoscimento di tutela oltre i 18 anni. Il futuro dei ragazzi è ghigliottinato ai 18 per l’accesso a servizi e opportunità; esiste quindi una forte probabilità che questi ragazzi vadano persi. Questi ragazzi tornano nel contesto da cui provengono esponendo chi è più fragile a un contesto già precario.

L’unica realtà del Sud

Agevolando è l’unica realtà del Sud a occuparsi di queste problematiche operando in modo capillare, radicato e integrato sul territorio. Si tratta di una realtà no-profit, animata da persone che hanno alle spalle lo stesso vissuto e che non chiedono nulla in cambio: operano in modo volontario e rappresentano un valore aggiunto per il sostegno di questi ragazzi; basta a volte solo uno sguardo per comprendere le emozioni dei ragazzi che partecipano ai loro progetti.

Agevolando lavora sia sulle relazioni che sul pratico, con servizi di coaching come compilazione CV, pratiche burocratiche e seguendo i giovani passo passo in tutto l’iter dell’inserimento nel mondo del lavoro.

Prossimo obiettivo dell’associazione è cercare di allargare la rete locale facendo network con le altre con realtà simili ma anche con aziende, cooperative per attivare progetti di tirocinio.

Raffaella Montuori, vicepresidente Agevolando nazionale e referente in Campania: In Campania questo progetto, rispetto ad altre regioni, ha avuto una forte presa: i ragazzi fin da subito si sono sentiti accolti all’interno di una famiglia. In prima persona ho messo la mia esperienza al servizio dei ragazzi. Con loro ho un bellissimo rapporto di condivisione e scambio di esperienze. Per me è necessario che dietro un vuoto legislativo e sociale ci sia qualcuno disposto a prendersi cura di loro.