Le intelligenze multiple che accolgono ed emozionano

Tra i dolci rilievi di Pozzuoli e i ruderi degli antichi campi di Pianura e la consapevolezza di attraversare un territorio distrutto da malagestione e criminalità organizzata, incontriamo Luigi, Marco, Errico e Sandra. Lavorano ad una “Scuola di Sognatori”: portano avanti iniziative di didattica alternativa e inclusione sociale.

Luigi, il Direttore 
Sapevamo di un progetto dell’Istituto di Formazione Professionale dedicato all’insegnamento dell’arte della pizza ad un gruppo di ragazzi con autismo e abbiamo deciso di andare a visitarlo. Ci siamo invece trovati di fronte ad un sistema di progetti molto ampio e diversificato che spazia dall’utilizzo della teoria delle intelligenze multiple a laboratori interdisciplinari mirati all’integrazione di persone con disabilità.

Così Luigi Schioppo, già Presidente dell’ “Associazione Vincenzo Zinno”, ci racconta dei suoi ragazzi, delle loro aspirazioni e del contesto sociale in cui sono inseriti, che non è sempre quello più agevole. Luigi gira per la scuola, ci mostra le aule, è deciso e fermo con i ragazzi, ma in contatto con ognuno di loro. Qui si studia per diventare esperto nel settore alberghiero, dell’estetica, a diventare pizzaiolo, informatico e ancora altro…

Incoraggiare le diverse “intelligenze” e l’interdisciplinarità
“Noi crediamo nella particolarità di ogni ragazzo e nella necessità di tirare fuori da ognuno le competenze migliori. L’intelligenza non funziona a scompartimenti stagni, deve essere stimolata in modo molteplice e basata sull’esperienza e sulla capacità di far fonte alle contingenze della vita quotidiana, come riparare un oggetto o saper organizzare una festa.”

Le attività laboratoriali sono spesso svolte in modo interdisciplinare: un alunno con ottime conoscenze in una materia così non dovrà sentirsi sottostimato nel confronto con un altro docente e il docente stesso avrà un punto di vista più ampio sull’alunno.

La Matematica a Vela e l’Orto didattico
Matematica a Vela è uno dei progetti della scuola, a cura di Marco Rizza in collaborazione con la Lega Navale: l’obiettivo è avvicinare gli studenti ad un mondo particolare e complesso applicando le leggi della matematica fisica all’esperienza della guida di una barca a vela. Veleggiando nel Golfo di Pozzuoli, lo studente impara le regole della propulsione, dell’attrito, conoscenze su vettori, idrofisica…

Un progetto in partenza invece, ci racconta Luigi, è un orto didattico a Pianura, in collaborazione con l’associazione Corto Circuito Flegreo parallelamente ad una attività scolastica di “educazione all’alimentazione”, per riscoprire antichi semi e applicare in modo consapevole l’arte della cucina.

L’innovazione dell’alternanza scuola/lavoro
L’innovazione storica dell’Istituto sono i percorsi di alternanza scuola-lavoro, incentivati ben prima dell’inserimento nei programmi ministeriali, al fine di coinvolgere maggiormente i ragazzi in un percorso concreto orientato all’inserimento consapevole nel mondo del lavoro.

La scuola propone attività laboratoriali rivolte all’apprendimento del mestiere e attività di insegnamento frontale, coinvolgendo i ragazzi nella costruzione del proprio percorso professionale al fine di contenere l’abbandono scolastico e fornire invece insieme il “mestiere” e un diploma.

La bouvette dei Semplici Pensieri
Nell’Istituto scopriamo che c’è una bouvette gestita da un gruppo di ragazzi down grazie alla collaborazione con un Associazione, La Bottega dei Semplici Pensieri. Conosciamo Sandra Errico, che ci racconta con passione della necessità di impegnare i ragazzi al termine della scuola. Come succede a tutti i ragazzi, dopo la scuola si sperimenta un vuoto, le amicizie si allentano, si rischia il divano e l’isolamento.

I progetti di conduzione all’autonomia e al lavoro dei ragazzi sono necessari per offrire loro uno strumento per guardare al futuro. Ci parla di “Semplicemente Chef”: una gara gastronomica in cui i ragazzi dovranno preparare da soli alcune portate. La “gara” sarà la conclusione di un percorso di sostegno all’autonomia, in cui dovrà vincere il più bravo. “Sono ragazzi che devono impegnarsi, come tutti, e noi gli insegniamo anche questo”.

L’arte della pizza: pazienza e dedizione
E infine incontriamo Errico Porzio. Rappresentante per l’Italia alla prossima edizione del Festival del Cibo di Strada a Cesena, Errico è uno dei docenti dell’Istituto di Formazione Professionale. Insegna ai ragazzi come fare la pizza con pazienza e dedizione. Porta avanti progetti di insegnamento dell’antico mestiere a ragazzi diversamente abili.

La passione di questa scuola è contagiosa: la D.ssa Martina Lupoli, psicologa e autrice di “A scuola di intelligenze multiple” ha preso ad esame ed esempio il caso di questa “Scuola di sognatori”. Procolo, invece, uno studente dell’Istituto ha messo in piedi in collaborazione con l’ASL un proprio progetto di insegnamento con un gruppo di ragazzi “diversamente” abili.

Questo succede a Napoli e dintorni. Ogni giorno.