#CivilHub: ecco il cammino di Napoli verso l’economia civile

È nella Napoli del ‘700 con Carlo III di Borbone che nasce il pensiero di Antonio Genovesi sull’economia civile: un’economia che contempla la reciprocità, la fede nella cittadinanza e la felicità pubblica. La Napoli del XXI secolo può muoversi in questa direzione? Per molti aspetti già lo fa.

Civil Hub è il primo evento dedicato all’Economia Civile, organizzato sul territorio di Napoli e tenutosi il 1 e il 2 dicembre 2017. Per due giorni Napoli è stata la capitale delle nuove economie, grazie a laboratori e workshop con scuole, associazioni e imprese protagoniste di una Napoli città del cambiamento.

Civil Hub, promosso dal Comune di Napoli, Legambiente e Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Università Federico II di Napoli, nasce con l’intento di gettare le basi verso la costituzione di un distretto di economia civile, capace di raccogliere le sfide del XXI secolo. L’evento è in collaborazione con CSV Napoli e Fiera dei Beni Comuni, e con il patrocinio di Fondazione Banco di Napoli.

6 gate, 20 istituti coinvolti, più di 100 adesioni per il benessere della collettivitàUnaNapolialGiorno raccoglie qui, in modo dettagliato, le sfide e le proposte che sono emerse in questi due giorni, lasciando spazio alla passione, precisione e capacità dei giovanissimi coinvolti.

Sono state poste due domande/riflessioni alle scuole e alle realtà partecipanti ai lab e ai workshop:

a) come costruire una Rete dell’Economia Civile, informale ma efficace, che partendo da azioni diverse definisca progettualità e azioni comuni? b) quali sono le iniziative che potrebbe intraprendere il Comune di Napoli per costruire un’ecosistema capace di favorire la diffusione e la crescita dell’economia civile nelle diverse Municipalità?

Ecco le risposte:

Gate Memoria Civile

Laboratori con il liceo G.B. Vico | Workshop – Libreria IociSto

L’impegno:

Adottare il Parco Viviani nel quartiere Avvocata, attualmente chiuso perché inagibile, come primo nodo del Distretto di Economia civile di Napoli

Le azioni:

1) Monitoraggio e valorizzazione del Parco da parte degli studenti del Liceo Vico, anche attraverso l’organizzazione di uno spazio filosofico e di uno ricreativo
2) Costruire un “Giardino della memoria” in cui dedicare una pianta ad ogni vittima delle associazioni aderenti al Gate: strage del Treno rapido 904, strage di Ponticelli; Giancarlo Siani, Ciro Colonna, Silvia Ruotolo e Lino Romano
3) Promuovere spettacoli musicali e teatrali, presentazioni di libri a tema ed eventi utilizzando l’anfiteatro presente nel Parco
4) Promuovere la formazione di nuove figure professionali (guide turistiche e culturali) per far visitare l’area del Parco e il territorio limitrofo
5) Promuovere, in collaborazione con gli abitanti del quartiere, la realizzazione di un orto urbano all’interno del Parco Viviani

Le proposte al Comune di Napoli:

1) Stabilire tempi certi e costi necessari per la riapertura del Parco
2) Farsi portavoce con la Regione Campania per l’approvazione di una normativa regionale sugli Ecomusei
3) Istituire il primo Ecomuseo di Napoli (anche virtuale) nell’ambito del Distretto di Economia civile
4) Farsi promotore di un dialogo partecipativo nelle scelte delle Sovrintendenze sulle misure di tutela nella città

Gate Rigenerazione Urbana

Laboratori al 33° Circolo didattico Risorgimento | Workshop – Lanificio

Le proposte al Comune e alle Municipalità:

1) Costituire dei Tavoli permanenti dedicati alla rigenerazione urbana presso ogni Municipalità
2) Avviare la realizzazione di una mappatura delle esperienze di rigenerazione urbana presenti in città (sul modello del progetto “Avanzi” del Comune di Milano)
3) Sviluppare call tematiche su scala cittadina dedicate al tema per aggregare competenze
4) Regolamentare le attività commerciali nel Centro storico
5) Adottare criteri di selezione qualitativa dell’offerta turistica, contro i processi di gentrificazione
6) Rendere fruibili agli abitanti dei quartieri gli spazi e i luoghi che rischiano di essere dedicati esclusivamente all’offerta turistica

Gate Welfare di Comunità

Laboratori all’ITI Galileo Ferraris | Workshop – Centro San Francesco

Gli impegni:

1) Costruzione di legami e appartenenza per relazioni armoniose e di buon vicinato
2) Laboratori di educazione al bene comune e alla convivenza civile
3) Mappatura nei quartieri delle realtà associative con progetti specifici di welfare di comunità
4) Prendersi cura di una strada e dei bisogni dei suoi abitanti

Le proposte al Comune di Napoli:

1) Progettare e realizzare percorsi formativi sulla valutazione dell’impatto sociale
2) Organizzare incontri sul Welfare di comunità tra profit e non profit
3) Promuovere e organizzare laboratori di reti di scuole per un’educazione etica all’uso del web e delle nuove tecnologie
4) Mappatura dei terreni incolti della città di Napoli per progetti legati all’agricoltura sociale

Gate La città che Produce

Laboratori all’ITT Marie Curie | Workshop – Camera di Commercio di Napoli

Dal laboratorio didattico:
Una città che produce deve offrire lavoro ai più giovani ma anche spazi di aggregazione, aree verdi e turismo di qualità
Alle associazioni:
1) svolgere sempre di più un ruolo di tramite tra le imprese e le istituzioni
Al Comune di Napoli:
1) Favorire l’elaborazione dal basso di una proposta con cui far nascere un Polo d’innovazione della Città che produce, anche attraverso un concorso di idee
2) Istituire un’autorità di controllo della qualità dei percorsi di alternanza scuola-lavoro

Le proposte al Comune di Napoli:

1) Costruire una piattaforma online in cui raccogliere e raccontare esperienze, storie e pratiche d’innovazione per favorire lo scambio tra realtà diverse (con le modalità di una banca del tempo)
2) Valorizzare Città della Scienza come punto di aggregazione urbano, in cui connettere le esperienze di innovazione tecnologica e digitale, costruendo filiere produttive in dialogo con il tessuto economico e sociale della città
3) Organizzare e lanciare una call pubblica capace di attrarre competenze nazionali, europee e internazionali in grado di semplificare e migliorare pratiche e procedure amministrative, definendo, nel medio-lungo periodo, una visione strategica di Napoli

Gate Economia di Comunità

Laboratori all’ITI Righi | Workshop – Chiesa Sant’Aniello a Caponapoli

Gli impegni:

1) Far confluire le esperienze locali (organizzazioni, enti, associazioni, scuole, università, aziende e privati) all’interno di uno spazio virtuale (sito web) e reale (spazio di coworking) permanente, a partire dall’esperienza di Civil Hub
2) Rendere Civil Hub un brand e un punto di incontro e confronto a livello territoriale su percorsi ed esperienze di varie realtà (associative e private) in tema di Economia civile
3) Garantire formazione costante, di qualità e aperta ai giovani
4) Sviluppare progetti che individuino obiettivi comuni da raggiungere

Le proposte al Comune di Napoli:

1) Istituire un Ufficio dedicato all’Economia civile che faccia da punto di riferimento
2) Individuare risorse disponibili attraverso bandi (condivisi con la Rete dell’Economia civile, svolgendo una funzione connettiva

Gate Giovani e Lavoro

Laboratori all’ISIS R. Levatino | Workshop – Ambiente Solidale

Gli impegni:

1) Costruire una Rete informale dell’Economia civile:
a) mantenendo stabili i gruppi di lavoro
b) convocando una riunione plenaria che prosegua il percorso di Civil Hub, continuando il lavoro di mappatura e analisi delle realtà civili presenti nella città e nell’area metropolitana
2) Far diventare il Gate “Giovani e lavoro” un luogo d’incontro tra esperienze dell’Economia civile, scuole e Università, promuovendo percorsi di accompagnamento e formazione di nuove imprese e nuove professionalità

I progetti:

1) Ambiente: sviluppare progetti di riuso, riciclo e mobilità dolce
2) Lavoro: riutilizzo sociale dei beni confiscati e di quelli in disuso; promozione del turismo responsabile
3) Solidarietà: promuovere innovazione sociale e tecnologica e inclusione

Le proposte al Comune di Napoli:

1) Organizzare un sistema di ricognizione e comunicazione stabile delle opportunità formative, di lavoro e d’impresa rivolte ai giovani
2) Riconoscere formalmente la Rete dell’Economia civile e impegnarsi verso la costruzione del Distretto dell’Economia civile

Per UnaNapolialGiorno è stata davvero un’emozione forte partecipare al lancio di un progetto dedicato ai temi oggetto della nostra passione incontenibile. 

Abbiamo avuto il piacere di esserci quando, durante il laboratorio della mattina di venerdì, bimbi di 8/9 anni del 33° Circolo didattico Risorgimento hanno lanciato le loro proposte per rigenerare gli spazi della loro scuola. Hanno detto: “Rigenerazione urbana è aggiustare, colorare, costruire, aiutare, recuperare per le persone”.

E hanno proposto soluzioni precise e concrete, tra cui un’intraprendente e accorata richiesta: la sponsorizzazione delle porte del campetto di calcio scolastico da parte della Società Calcio Napoli. Noi abbiamo visto i loro occhi brillanti. Il loro entusiasmo e quello delle loro insegnanti. Loro ci credono. E anche tutti gli altri studenti incontrati. E noi vogliamo essere con loro, piccoli e grandi protagonisti della nostra Napoli in risveglio.